Categorie

Alzheimer: presto nuovi farmaci più potenti


La ricerca è stata pubblicata solo pochi giorni fa sulla rivista Nature ma è già stata definita la più importante degli ultimi 25 anni nel campo dell'Alzheimer. Tutto è partito dalle immagini, successivamente elaborate in maniera tridimensionale, del cervello di un malato di Alzheimer: le nuove tecniche ad altissima risoluzione hanno permesso di scoprire che una certa proteina, denominata Tau, viene modificata in modo che, invece di adempiere alle sue funzioni normali, formi filamenti che si accumulano in grovigli, danneggiando le cellule nervose. In sostanza la scienza è arrivata a ‘fotografare' il cuore della malattia che fa perdere la memoria. I filamenti, tipiche manifestazioni dell'Alzheimer, infatti fino ad ora non venivano identificati neanche dai microscopi più potenti.

Bernardino Ghetti, fondatore dell’Indiana Alzheimer Disease Center e coautore dello studio, ha reso noto che adesso si aprono scenari vastissimi a livello farmacologico: “Sapendo qual è la sequenza di Tau implicata nella struttura di questi filamenti patologici i farmacologi molecolari potranno sviluppare nuovi farmaci in grado di prevenire la formazione dei filamenti e il loro accumulo in grovigli".

Il tuo farmacista risponde

inviaci una e-mail a:

Dal Lunedì al Venerdì dalle 9.30 alle 18.30

Spedizione gratuita
Accumula punti BB