Silimarina: proprietà e controindicazioni

La silimarina è il principio attivo contenuto nei frutti del cardo mariano, pianta erbacea selvatica diffusa nell'area mediterranea e usata tradizionalmente per le sue proprietà depurative e protettive per il fegato dato che libera il nostro organismo da scorie e tossine.

Tecnicamente la silimarina ha proprietà epatoprotettive e rigeneratrici. In caso di intossicazione epatica riesce ad accelerare il processo di rigenerazione del parenchima epatico. Anche in caso di lesioni epatiche da alcool è in grado di intervenire riportandole alla normale struttura stimolando la sintesi proteica.

A cosa serve la silimarina?

La silimarina risulta essere efficace anche in patologie epatiche croniche come le epatiti, in cui oltre a stimolare la coleresi e le difese dell’organismo, favorisce la rigenerazione delle cellule epatiche, purché non irrimediabilmente compromesse.

I supplementi a base di cardo mariano possono essere utilizzati come coadiuvanti delle insufficienze epatiche, delle epatiti, delle cirrosi ed in caso di steatosi.

Tra i prodotti a base di silimarina raccomandiamo: Legalon E compresse, Sileparol compresse, Epasol liquido.

In particolare quest'ultima svolge un ruolo importante nella prevenzione dell'ossidazione degli acidi grassi polinsaturi, evento chiave nello sviluppo del processo di perossidazione lipidica causa di danno delle membrane biologiche.

Come funziona la silimarina?

A livello cellulare aumenta la sintesi di RNA per stimolazione dell'RNA polimerasi. Alla silimarina sono riconosciute attività farmacologiche di rigenerazione epatica e protezione, grazie a questo meccanismo di azione.

Le controindicazioni della silimarina

• La silimarina è ben tollerata. Tuttavia in soggetti particolarmente sensibili può dare un effetto lassativo che dura per circa 2 o 3 giorni dalla sospensione
• Deve essere usata con cautela negli ipertesi, in quanto contiene la tiramina
• Non deve essere usata in donne che assumono anticoncezionali orali, in quanto può accelerare l'eliminazione degli estrogeni