Procreazione assistita anche per portatori di patologie genetiche

Cade un altro pezzo della legge 40, la contestata norma sulla procreazione assistita: la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità del divieto di accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche. La questione era stata sollevata da due coppie romane a cui era stata negata la possibilità di effettuare la diagnosi preimpianto nonostante fossero portatrici sane di gravi patologie genetiche. Per una maggiore chiarezza si attendono le motivazioni della sentenza.

La legge 40, che ha da poco compiuto undici anni, nel tempo ha avuto diverse pronunce di incostituzionalità tra le quali il divieto di diagnosi preimpianto e il divieto alla fecondazione eterologa. E' rimasto invece in vigore il divieto di accesso alla fecondazione assistita per i single e le coppie omossessuali.

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