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L'infarto è più rischioso per le donne. Per la precisione, a preoccupare è il post infarto. Infatti dopo un attacco di cuore le donne non ricevono lo stesso standard di terapie degli uomini, e nell'anno successivo all'episodio hanno un rischio triplo di morire rispetto ai maschi nelle stesse condizioni di salute. A renderlo noto è una ricerca anglosvedese dell'University of Leeds e dell'istituto Karolinska di Stoccolma condotta su 180.368 uomini e donne reduci da un infarto e i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of the American Heart Association.
L'analisi dei dati ha evidenziato, appunto, una sorta di disparità di genere: le donne hanno una minore probabilità di vedersi prescritte le terapie standard raccomandate dalle linee guida dopo un infarto, come l'aspirinetta o i medicinali contro il colesterolo alto. Inoltre, rispetto ai maschi, le donne hanno possibilità inferiori del 34% di essere sottoposte a interventi come bypass e stent. A cambiare dovrebbe essere soprattutto la mentalità dei medici perché, come sottolineano gli autori della ricerca, il tipico paziente a rischio infarto viene considerato un uomo di mezza età, sovrappeso, fumatore e con diabete. In realtà, specificano gli esperti, “gli infarti riguardano un ampio spettro di popolazione, comprese le donne".