Acido Folico in gravidanza: va preso

Tra gli integratori da assumere in gravidanza i più efficaci, come dimostrato da diverse ricerche internazionali, sono la vitamina D e l’acido folico: queste due sostanze proteggono effettivamente la salute delle mamme e dei bambini; 400 microgrammi di acido folico e 10 microgrammi di vitamina D al giorno hanno un’efficace azione preventiva per eventuali malformazione del feto e diminuiscono il rischio di aborto e di altre patologie come preeclampsia, distacco di placenta e altre malformazioni fetali congenite come cardiopatie e labiopalatoschisi.

Gli alimenti che contengono acido folico possono non bastare

Contenuto in alimenti come l’insalata, la verdura a foglia larga, i legumi e il fegato, l’acido folico rappresenta il miglior alleato delle donne che aspettano un bambino. Ma l’alimentazione non è sufficiente: anche quella più corretta, basata sulla dieta mediterranea. Il fabbisogno quotidiano di madre e bambino aumenta esponenzialmente.

Integrare l'alimentazione è fondamentale per la salute del bambino

E’ fondamentale dunque una piccola integrazione fino al terzo mese di gravidanza, quando si verifica la chiusura del tubo neurale nel feto. In particolare lo sviluppo delle strutture embrionali, da cui si formeranno il cervello e il midollo spinale del feto, si completa appena 28 giorni dopo il concepimento. E’ importante dunque che lo donne scoprano il prima possibile di essere incinta e si cautelino: la vitamina B9 o folacina (altri nomi dell’acido folico) permette di prevenire lo sviluppo di gravi malformazioni del sistema nervoso centrale, tra cui la più nota è la spina bifida.

Non solo: l’assunzione di acido folico è utile anche per i futuri padri. Lo testimonia un recente studio canadese della McGill University condotto su topi di laboratorio: gli scienziati hanno osservato che un deficit di vitamina B9 negli animali aumenta del 30% i difetti alla nascita e, a lungo termine, potrebbe incidere sullo sviluppo, il metabolismo e le malattie nella prole.

In particolare i topi alimentati con una dieta carente di folati sono risultati meno fertili, le loro femmine – tutte con un livello ‘standard’ di acido folico – hanno avuto più aborti e i loro piccoli hanno avuto anomalie fetali o malformazioni congenite.

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