‘Fumo' libero, sdoganata la cannabis

La cannabis fa bene? Sì, a quanto pare. Ma in determinati casi. E' di questi giorni il primo raccolto di Stato, eseguito allo stabilimento farmaceutico militare di Firenze: il principio attivo che si ricava dalla sostanza consumata soprattutto per lo sballo ha una finalità terapeutica, è destinato ai malati di sclerosi multipla, cancro e Sla. Dopo il via libera dell'agenzia del farmaco, la cannabis potrebbe arrivare - alla fine dell'estate si ipotizza - in farmacie ed ospedali a disposizione dei pazienti affetti da gravi patologie.

Se in Italia il ricorso ai medicinali cannabinoidi dietro presentazione di ricetta medica è legittimo dal 2007, da quando il ministero della Salute ha aggiornato le tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope collocando nell’apposita tabella alcuni derivati naturali o di sintesi dei cannabinoidi, all'estero si stanno spingendo ben oltre. In Indiana infatti sta per aprire la prima Chiesa della cannabis. Con tutti i crismi dell'ufficialità: secondo le leggi a stelle e strisce è a tutti gli effetti “un'organizzazione di beneficenza". Gli adepti fanno sapere: “Adoriamo la cannabis, noi celebriamo la grande avventura della vita. Si tratta di un ingrediente vitale per i nostri corpi e le nostre menti. Ci avvicina gli uni agli altri e ci porta verso l'amore".