Dislessia: dai fiori le cure naturali

Pubblicato il 15/01/2020

Che cosa è la dislessia? Che significa essere dislessico? Come riconoscerla e come intervenire? Andiamo con ordine e cerchiamo di fare chiarezza attorno a questa patologia che in Italia colpisce circa 3 alunni su 100.

Che cosa è la dislessia?

Che cosa è la dislessia, dunque? E come legge un dislessico? La dislessia fa parte dei disturbi specifici dell’apprendimento (noti con la sigla DSA) ed è una condizione caratterizzata da problemi con la lettura. La diagnosi che si formula è indipendente dall’intelligenza della persona. I problemi possono includere difficoltà nella pronuncia delle parole, nella lettura veloce, nella scrittura a mano, nella pronuncia delle parole durante la lettura ad alta voce e nella comprensione di ciò che si legge.

Come riconoscere la dislessia all'asilo

Secondo l’Associazione italiana dislessia, la diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento può essere fatta solo dopo la fine della seconda elementare, ma alcuni indicatori precoci possono essere individuati già dai 4 o 5 anni del bambino. I segnali più importanti sono la difficoltà nell'apprendimento della lettura e della scrittura. Alla scuola dell’infanzia possono verificarsi difficoltà comunicative linguistiche come scarsa conoscenza delle parole e dei significati, difficoltà con filastrocche e frasi in rima, scarsa capacità di costruzione della frase, problemi di memoria nell'apprendere le parole. A queste vanno aggiunte difficoltà uditive come difficoltà nel ripetere e individuare toni, suoni, sillabe e parole simili. Da non sottovalutare anche le difficoltà pratiche e motorie come scarsa capacità di disegno e scarsa manualità in generale: scarsa capacità di organizzazione in giochi di manipolazione e labirinti, difficoltà nel ritagliare o nel costruire.

Come riconoscere la dislessia alla scuola elementare

Sempre secondo il decalogo dell’Associazione italiana dislessia, alla scuola primaria si manifestano altri segni. Principalmente si tratta di tre tipi di manifestazioni: difficoltà nella lettura (lenta decifrazione delle singole lettere, incertezza nell'utilizzo delle sillabe, scarso controllo del significato delle parole), difficoltà nella scrittura (scarsa autonomia nella scrittura delle parole; sostituzioni o elisioni di lettere; difficoltà nell'atto della scrittura), difficoltà nell'uso dei numeri (errori nel conteggio da 0 a 20, errori nel passaggio dalla pronuncia alla scrittura dei numeri da 0 a 20, difficoltà nel calcolo a mente entro il 10).

Dislessia e fiori di Bach

Il bambino dislessico può diventare insicuro, ansioso, avere sensi di colpa. Vive, insomma, una situazione di disagio che può portarlo a chiudersi in se stesso così come a manifestare aggressività. I fiori di Bach, trattamento di medicina alternativa, riconosciuta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), possono fornire un aiuto naturale senza controindicazioni. I fiori di Bach perseguono l'obiettivo di curare una persona in considerazione delle sue emozioni e personalità le quali hanno la capacità, alterando gli stati di animo, di condizionare lo stato psico-fisico, non interagiscono con eventuali terapie in atto e non provocano allergie. Tra i fiori di Bach alcuni aiutano nella concentrazione come “Clematis” e “White Chestnut” mentre per l’insicurezza vi sono “Larch”, “Centaury” e “Cerato"; per l’ansia e la voglia di fare in fretta vi sono “Impatients” e “Agrimony”, per l’agitazione “Vervain”.

I rimedi e le cure naturali per la dislessia

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