La barretta a base di larve come cibo

L'importante è non leggere l'etichetta. Ingurgitare tutto fra un impegno di lavoro e la seduta in palestra, accartocciare l'involucro e proseguire negli impegni quotidiani, che ci vorrebbe una giornata di 30 ore. Un solo rapido pensiero, concesso dalla frenesia moderna: “Non male quella barretta: buona, pratica, veloce e riempie pure. Dovrei fare la scorta". Piccolo particolare, la barretta è a base di larve. Non Lar-ve, che potrebbe essere una sigla inglese per qualche alimento geneticamente modificato e arricchito di vitamine, proteine, creatine e altre enzimi da supereroi. Proprio larve animali. Insettini dei nostri prati, ogm free e a chilometro zero, magari.

Non è una fantasia, anzi ben presto l'umanità potrebbe saziarsi con questi alimenti che, comprensibilmente, fanno ribrezzo a non poche persone. Eppure un giovane ricercatore altoatesino, Stefan Klettenhammer, giura che la barretta energetica a base di larve è il futuro. Lui l'ha sviluppata assieme al collega Meinrad Koch e sono stati pure premiati dall'Accademia svizzera delle scienze tecniche. Almeno un senso è soddisfatto: a prima vista la barretta è identica alle altre migliaia in commercio. Quanto al sapore, non mettiamo la mano sul fuoco ma ci limitiamo a far notare che tortellini al ragù e spaghetti all'amatriciana non sono propriamente specialità elvetiche e neanche altoatesine.

Tuttavia Klettenhammer e soci con la loro scoperta hanno pensato di risolvere un antico dilemma che affligge l'umanità e che aveva trovato in Robert Malthus uno dei suoi massimi studiosi: come risolvere il problema della scarsità di cibo di fronte all'esplosione demografica. E se l'economista inglese aveva pensato a strumenti come il controllo delle nascite facendo infuriare moralisti e fedeli di ogni religione, i ricercatori altoatesini faranno inorridire cuochi e gran gourmet. Oltre che indisporre vegetariani e vegani. In ogni caso, buon appetito.