Eutanasia in Olanda: i medici

Altri mondi, altre culture. Mentre in Italia aumenta il numero dei medici obiettori di coscienza con il papa che sottolinea la “scelta coraggiosa", in Olanda i camici bianchi vanno nella direzione opposta: uno su tre sarebbe disposto ad aiutare a morire malati terminali con patologie sia di natura fisica che psichica.

Il sondaggio, condotto fra 2.500 fra medici di famiglia e specialisti vari della terra dei tulipani e pubblicato online sul 'Journal of Medical Ethics', rivela che i medici olandesi prenderebbe in considerazione la richiesta di un malato di cancro (85%) o altre malattie fisiche (82%). Ma non pochi (1 su 3) aiuterebbero a morire anche chi ha problemi psichici (demenza in fase avanzata) e 1 su 4 anche, semplicemente, chi è “stanco di vivere".

Passando al lato ‘pratico' il 7% degli intervistati dichiara di aver aiutato a morire persone non malate di tumore né di altre malattie gravi. Insomma, nei Paesi Bassi l'eutanasia è tutt'altro che tabù, a differenza dell'Italia dove il dibattito viene troncato sul nascere. Anche se per riavvicinare i due Paesi a volte basta una partita di calcio.

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