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Il decalogo per la febbre nei bambini


Con l'autunno, coplici anche il ritorno a scuola e all'asilo, nei bambini si manifestano i primi malesseri di stagione. Per i genitori è fondamentale non farsi prendere dal panico neanche di fronte a febbroni da cavallo. L'errore più comune è quello di imbottire il piccolo di antipiretici e fasi alterne, per paura che la temperatura si alzi troppo.

“La febbre esiste negli animali da 40 milioni di anni ed è presente in tutte le specie. Se un fenomeno biologico è mantenuto a lungo in tutte le specie, vuol dire che è indispensabile per la sopravvivenza”, spiega all’AdnKronos Maurizio De Martino, direttore del Dipartimento di pediatria internistica dell’ospedale Meyer. De Martino chiarisce come con la febbre “funzionano meglio i meccanismi immunologici, mentre hanno la peggio virus e batteri. Abbassare la febbre comporta regolarmente un allungamento delle condizioni infettive”.

Quando il bambino ha la febbre alta l’antipiretico di prima scelta – aggiunge – “è il paracetamolo con dosaggio di 60 mg/kg/giorno, suddiviso in 4 dosi, da somministrare ogni 6 ore. Deve essere usato, però, solo quando la febbre si associa a condizioni di malessere e dolore come mal di testa, dolori muscolari e articolari”. Altrimenti, secondo il medico, andrebbe evitato.

Ecco dunque alcune regole da seguire quando il bimbo ha la febbre:

1. Impiegare solo il termometro elettronico digitale e solo sotto l’ascella: è lo strumento migliore di misurazione della temperatura corporea. La via rettale è causa di fastidio e anche di incidenti.

2. Far visitare in giornata il lattante febbrile, perché è frequente la possibilità di infezione batterica grave.

3. Se la febbre non si abbassa non intestardirsi con l’antibiotico: non sempre la causa è un’infezione.

4. Pensare sempre alla malaria se il bimbo ha la febbre di ritorno da un Paese in cui la malattie è endemica.

5. Non esiste la febbre da eruzione dentaria.

Per somministrare l’antipiretico paracetamolo:

1. Rispettare la dose prescritta dal medico o indicata nel foglio illustrativo.

2. Rispettare i tempi di assunzione indicati dal medico, né prolungandoli né accorciandoli.

3. L’effetto deve essere atteso dopo circa un’ora e mezza.

4. Non impiegare mai mezzi fisici, i cosiddetti ‘rimedi della nonna’ come spugnature, ghiaccio, o pezzette, non solo perché inutili (la febbre è un innalzamento centrale e non periferico della temperatura corporea), ma anche controproducenti: causano brividi e quindi innalzamento della temperatura e malessere nel bambino, già provato dalla malattia.

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