Acido spaglumico: un neuroregolatore al centro dell'attenzione clinica

calendar_month 21/11/2025 - di - Pubblicato in  Farmaci

Acido spaglumico: un neuroregolatore al centro dell'attenzione clinica

L'acido spaglumico è un principio attivo meno noto rispetto ad altri farmaci, ma riveste un ruolo specifico e importante come neuroregolatore e modificatore della risposta biologica. Chimicamente, l'acido spaglumico è un dipeptide (una molecola composta da due amminoacidi) formato da acido L-glutammico e acido L-aspartico.

Questo composto è impiegato principalmente in alcune aree della neurologia e dell'allergologia, agendo come modulatore sui processi neurochimici e sulla risposta immunitaria.

Che Cos'è e A Cosa Serve l'Acido Spaglumico?

L'acido spaglumico (noto anche come Spaglumic acid, o Sodium N-acetyl-L-aspartyl-L-glutamate in alcune formulazioni correlate) viene utilizzato clinicamente per diverse indicazioni, sebbene il suo impiego possa variare a seconda del Paese e della specifica forma farmaceutica.

1. Trattamento delle Manifestazioni Allergiche

L'uso più consolidato e diffuso dell'acido spaglumico è nel campo dell'allergologia, in particolare nel trattamento delle riniti e congiuntiviti allergiche stagionali e perenni.

  • Rinite e Congiuntivite Allergica: Viene impiegato sotto forma di collirio o spray nasale per alleviare i sintomi locali come prurito, starnuti, lacrimazione e congestione.
  • Profilassi: Viene spesso prescritto come trattamento profilattico, cioè assunto regolarmente prima dell'esposizione all'allergene, per prevenire o attenuare la reazione allergica.

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2. Azione Neuroregolatrice e Nootropa

Storicamente, e in alcuni contesti clinici, l'acido spaglumico è stato studiato per le sue proprietà neuroregolatrici. Essendo composto da due aminoacidi che sono essi stessi neurotrasmettitori eccitatori (glutammato e aspartato), è stato indagato per il potenziale nel migliorare le funzioni cognitive (effetto nootropo) e nel modulare l'eccitabilità neuronale.

 Meccanismo d'Azione: Neuroregolazione e Stabilizzazione dei Mastociti

Il meccanismo attraverso il quale l'acido spaglumico esercita i suoi effetti è complesso e duplice, coinvolgendo sia il sistema nervoso che quello immunitario.

1. Neuroregolazione (Modulazione dei Recettori NMDA)

Il meccanismo neuroregolatore è legato alla sua struttura di dipeptide che può interagire con i recettori del glutammato:

  • Recettori NMDA: L'acido spaglumico è strutturalmente correlato al N-acetilaspartilglutammato (NAAG), una molecola endogena che agisce come agonista sui recettori del glutammato di tipo NMDA. Modulando l'attività del glutammato, il principale neurotrasmettitore eccitatorio, l'acido spaglumico può aiutare a bilanciare l'eccitabilità neuronale.
  • Neuroprotezione: Questa modulazione è stata associata a potenziali effetti neuroprotettivi in condizioni di eccessiva eccitotossicità (danno neuronale causato da un eccesso di neurotrasmettitori eccitatori).

2. Stabilizzazione dei Mastociti (Azione Antiallergica)

Nel contesto allergico, l'effetto principale è simile a quello di altri farmaci anti-allergici topici (come il sodio cromoglicato):

  • Mastociti: L'acido spaglumico agisce stabilizzando la membrana dei mastociti, cellule immunitarie che, quando stimolate da un allergene, rilasciano mediatori chimici come l'istamina.
  • Inibizione del Rilascio di Istamina: Stabilizzando queste cellule, l'acido spaglumico impedisce o riduce il rilascio di istamina e di altri agenti infiammatori. Interrompendo questa cascata infiammatoria all'origine, il farmaco previene l'insorgenza dei sintomi allergici (prurito, arrossamento, edema).

Considerazioni Importanti

L'acido spaglumico è generalmente considerato ben tollerato, soprattutto nelle formulazioni topiche (colliri e spray nasali) per le quali l'assorbimento sistemico è minimo.

È importante notare che, a causa della diversità dei suoi potenziali meccanismi (sia neuroregolatore che stabilizzatore cellulare), l'acido spaglumico continua a essere oggetto di ricerca per valutarne pienamente il potenziale in altre condizioni patologiche legate alla disregolazione neurologica e immunitaria.

 
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