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Il fritto ‘leggero' esiste: ecco qual è


Il fritto non fa bene alla salute ma è un piacere irrinunciabile per molti. Gli studiosi quindi si affannano da tempo a trovare la quadratura del cerchio: consigliare una frittura ‘leggera', la meno dannosa possibile. Secondo una delle ultime ricerche, portata avanti per 20 anni dalla De Montfort University di Leicester, l'ideale sarebbe friggere con olio di cocco, i cui grassi insaturi sono molto meno pericolosi di altri. Bocciati senz'altro (e a sorpresa, viste le ultime tendenze) gli olii di semi e altri olii vegetali: rilascerebbero sostanze tossiche legate ai tumori e alla degenerazione cognitiva.

Ad esempio un piatto di fish and chips (pesce e patatine, popolare cibo di strada anglosassone) fritto in olio di semi contiene dalle 100 alle 200 volte in più di aldeidi, composti chimici ritenuti responsabili di varie forme di cancro e a malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, rispetto alla dose giornaliera raccomandata dall'Oms. Niente olii di mais, girasole, palma e soia, dunque; promossi invece (assieme al cocco), l'olio d'oliva, il burro e perfino lo strutto.

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