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Una luce verde guarisce la malattia più diffusa fra gli uomini. Si chiama, appunto, Greenlight ed è un rivoluzionario laser che permette di intervenire chirurgicamente in maniera efficace e rapida nei casi di ingrossamento della prostata, patologia che colpisce l'80% degli italiani sopra i 50 anni e che causa problemi come difficoltà a urinare, ritenzione urinaria e disfunzioni sessuali, impotenza e difficoltà di eiaculazione su tutti.
Il laser al tribolato di litio che guarisce l'ipertrofia prostatica benigna interviene con precisione millimetrica sul tessuto prostatico, trasformandolo in vapore. Non avviene alcuna emorragia: il laser provoca l'immediata coagulazione dei tessuti. In quello che gli esperti definiscono “intervento mini-invasivo" in anestesia spinale, la fibra laser viene introdotta dal pene nell’uretra attraverso un sottile cistoscopio. Dopo un solo giorno di ricovero il paziente viene dimesso e, assicurano i medici, non c'è alcun rischio di recidive.
Greenlight è il protagonista del primo meeting nazionale di chirurgia laser, che si apre oggi all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, struttura che già da tre anni usa l'innovativa tecnica a totale carico del Servizio sanitario nazionale. Il dottor Franco Bergamaschi, organizzatore dell’incontro e direttore dell’Urologia del Santa Maria Nuova precisa: “La metodica vanta una mia casistica personale di oltre 200 interventi effettuati con successo e in tutta sicurezza anche in pazienti affetti da malattie cardiovascolari, della coagulazione del sangue e i portatori di stent endocoronarici in terapia con farmaci anticoagulanti e/o antiaggreganti, che non sono più costretti a sospenderli, come avviene con la chirurgia tradizionale”.