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Negli Stati Uniti cercano donatori di feci. Non è uno scherzo, anzi, la pratica potrebbe salvare molte vite umane. Il progetto medico è stato elaborato dalla società OpenBiome e tecnicamente si tratta di “trapianto fecale" per debellare il Clostridium difficile, un batterio altamente resistente agli antibiotici. Una patologia che ogni anno solo in Europa provoca 14mila morti e 250mila ricoveri.
Di fronte a questa vera e propria emergenza sanitaria, la OpenBiome è passata all'offensiva con una modalità che ai profani potrebbe sembrare anticonvezionale, quasi burlesca. La donazione di feci, appunto. Un gesto che, strano a dirsi, fa bene a tutti: a chi riceve e a chi dà. E' stato calcolato infatti che i donatori potrebbero arrivare a guadagnare fino a 250 dollari la settimana e 13mila l'anno. E con uno sforzo extra, è decisamente il caso di sottolinearlo, si possono ottenere bonus per la donazione più cospicua della settimana o del mese: gli americani hanno pensato anche a questo, all'incentivo. Chi invece ha qualche problema di regolarità dell'intestino potrebbe accontentarsi della donazione una tantum: il singolo campione di feci viene pagato la bella cifra di 50 dollari.
Una volta consegnato - si può fare solo a Medford, nel Massachussets, alla sede della OpenBiome -, il materiale viene trattato, congelato e trasformato in capsule. Queste ultime poi saranno assunte dai pazienti: il materiale fecale si scongelerà liberandosi nell'organismo e andando a sconfiggere il batterio del Clostridium difficile.