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Che l'uomo abbia il 99% geni in comune con lo scimpanzé è stato dimostrato da qualche anno con grande soddisfazione (postuma) di Darwin. Compito della scienza adesso è concentrarsi su quel fatidico uno per cento e approfondire il motivo per cui ci differenziamo specificamente dagli altri primati.
Una risposta significativa è arrivata in questi giorni da un team di ricercatori del Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics di Dresda. Il responso dello studio, pubblicato sulla rivista Science, è una sigla: ARHGAP11B. Pare il numero di targa di un'auto ma in realtà rappresenta esattamente il confine tra gli uomini e gli scimpanzé: è infatti il gene responsabile dell'intelligenza.
Si tratta di una particella di Dna, presente appunto solo nell'uomo, che permette la riproduzione delle cellule staminali cerebrali, innescando un aumento del numero dei neuroni nella neocorteccia, la regione cerebrale responsabile del ragionamento, del linguaggio e della percezione sensoriale.