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Sclerosi multipla: via la sedia a rotelle con le staminali


Non esiste una cura e neanche si conoscono con precisione le cause. L'unica cosa certa fino ad ora era il suo progressivo aggravarsi fino alla morte del paziente. Ma adesso nella guerra contro la sclerosi multipla è stata vinta una battaglia che potrebbe segnare l'inizio dell'inversione di tendenza.

Si tratta di una terapia a base di cellule staminali messa a punto nel Regno unito su decine di pazienti di due ospedali, il Royal Hallamshire hospital di Sheffield e il Kings college di Londra. I ricercatori hanno definito “miracolosi" gli effetti della cura, al punto che chi aveva perso la vista è tornato a vedere e chi era finito su una sedia a rotelle può di nuovo camminare. Il trattamento prevede un massiccio uso di chemioterapici - gli stessi farmaci usati per i malati di cancro - in maniera da ‘azzerare' il sistema immunitario dei pazienti che in un secondo momento viene ricostruito grazie alle cellule staminali prelevate dai pazienti stessi.

Stupefacente la testimonianza rilasciata al Telegraph da parte di una giovane, Holly Drew, 25 anni, da due su una sedia a rotelle: “Ho chiamato mia madre e le detto piangendo 'riesco a stare in piedi'. Ora posso correre per un po' e posso ballare. E' stato un miracolo".

Tuttavia i medici avvertono: la cura è molto aggressiva, ha un tasso di mortalità attorno all'1-2 per cento, e non è adatta a tutte le forme di sclerosi multipla ma solo alle più gravi. Ma, almeno, la strada pare tracciata.

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