Il cancro? Lo diagnosticheranno i cani

L'ultimo ritrovato della medicina contro il cancro alla tiroide è… un cane! La bestia si chiama Frankie, è un meticcio trovatello e, come emerge da uno studio della University of Arkansas for Medical Sciences di Little Rock, ha un fiuto eccezionale per la neoplasia che negli ultimi decenni ha avuto una decisa impennata dei casi.

Il metodo è molto semplice: Frankie annusa alcuni campioni di urina e poi emette il suo responso. Su 34 provette (15 appartenenti a malati di tumore e 19 a persone affette da un disturbo tiroideo benigno) il cane ha indovinato 30 volte con una precisione vicina al 90%. Quasi quanto quella di una normale biopsia.

La circostanza ha fatto riflettere la comunità scientifica statunitense, radunatasi al 97° congresso annuale della Endocrine Society, il 5 e l'8 marzo a San Diego: in futuro altri cani addestrati potrebbero essere impiegati per individuare del cancro alla tiroide, operazione non sempre semplice con gli strumenti tradizionali nello stadio iniziale della malattia. E gli scettici ricordino: in fondo è sempre meglio un cane-dottore che un dottore-cane.

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