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Come eliminare il paracetamolo dal corpo

Pubblicato il 29/04/2024


Tutti conosciamo il paracetamolo, un farmaco analgesico e antipiretico utilizzato per alleviare dolori e febbre. Questo particolare principio attivo agisce inibendo la produzione di prostaglandine, molecole che mediano il dolore e la febbre nel corpo. Viene metabolizzato principalmente nel fegato, dove viene convertito in composti non tossici che vengono poi eliminati attraverso le urine.

Può capitare tuttavia che l'organismo, in determinati periodi o per determinate cause (che vedremo tra poco) possa avere difficoltà nell'eliminare diverse sostanze portando ad un accumulo nella zona del fegato. I sovradosaggi di farmaci e di principi attivi come il paracetamolo, possono risultare infatti tossici per l'organismo portando a più di un problema. 

Fattori che influenzano l'eliminazione del paracetamolo

La velocità con cui il paracetamolo viene eliminato dal corpo dipende da diversi fattori, tra cui:

  • età: I bambini piccoli e gli anziani hanno un metabolismo più lento e quindi eliminano il paracetamolo più lentamente;
  • peso: le persone con un peso maggiore hanno un volume di distribuzione più ampio, il che significa che il paracetamolo è diluito in un volume maggiore di sangue e per cui ci vuole più tempo per esser eliminato;
  • funzione epatica: le persone con problemi al fegato hanno una capacità ridotta nel metabolizzare tante sostanze diverse tra cui il paracetamolo;
  • consumo di alcol: l'alcol aumenta la produzione di un composto tossico chiamato N-acetil-p-benzochinonimmina (NAPQI) dal paracetamolo, aumentando il rischio di danni al fegato;
  • assunzione di altri farmaci: alcuni farmaci, come la rifampicina e la carbamazepina, possono accelerare il metabolismo del paracetamolo, mentre altri, come il ketoconazolo e l'isoniazide, possono rallentarlo.

Sintomi di sovradosaggio da paracetamolo

I sintomi di un sovradosaggio da paracetamolo possono non manifestarsi immediatamente, ma generalmente compaiono entro 24-72 ore dall'assunzione di una dose eccessiva. I sintomi più comuni includono:

  • Nausea
  • Vomito
  • Dolore addominale
  • Perdita di appetito
  • Affaticamento
  • Ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi)

In casi gravi, un sovradosaggio da paracetamolo può portare a insufficienza epatica acuta, una condizione potenzialmente letale che richiede un trapianto di fegato.

Integratori per la metabolizzazione del paracetamolo

Sul mercato esistono alcuni integratori in grado di supportare e stimolare la funzione epatica, favorendo la produzione di glutatione, un antiossidante naturale coinvolto proprio nel metabolismo del paracetamolo. Ecco alcuni di questi:

  • Noxen Nacetilcisteina: un integratore che grazie alle proprietà antiossidanti e disintossicanti svolge un effetto positivo metabolismo maschile favorendo l'eliminazione di sostanze tossiche dall'organismo. Pratico formato 20 bustine.
  • Cistina Plus: un integratore alimentare utile per supportare i fisiologici processi antiossidanti e disintossicanti dell'organismo, soprattutto a livello epatico.

Trattamento per sovradosaggio da paracetamolo

Il trattamento per un sovradosaggio da paracetamolo dipende dalla gravità della situazione e può includere:

  • Somministrazione di N-acetilcisteina (NAC): La NAC è un antidoto che aiuta a neutralizzare il NAPQI e a prevenire danni al fegato. Deve essere somministrato entro le prime 16 ore dall'assunzione di paracetamolo per essere più efficace.
  • Monitoraggio della funzione epatica: I livelli di enzimi epatici nel sangue vengono monitorati regolarmente per valutare l'entità del danno al fegato.
  • Supporto medico: In caso di insufficienza epatica acuta, può essere necessario il ricovero in ospedale e il supporto di funzioni vitali come la respirazione e la circolazione.

Consigli per eliminare il paracetamolo dal corpo

Se hai assunto una dose eccessiva di paracetamolo, è importante seguire questi consigli per aiutare il corpo a eliminarlo in modo sicuro ed efficace:

  • contattare immediatamente il medico o il centro antiveleni: Non attendere l'insorgenza dei sintomi. Un intervento tempestivo è fondamentale per prevenire gravi danni al fegato.
  • bere molta acqua: L'acqua aiuta a idratare il corpo e favorisce l'eliminazione del paracetamolo attraverso le urine.
  • evitare l'alcol: L'alcol aumenta la tossicità del paracetamolo e può peggiorare i danni al fegato.
  • assumere cibi ricchi di antiossidanti: Gli antiossidanti, come quelli contenuti in frutta e verdura, possono aiutare a proteggere il fegato dai danni.
  • non assumere altri farmaci senza la supervisione di un medico: Alcuni farmaci possono interagire con il paracetamolo o influenzare il suo metabolismo.

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