L'acido acetilsalicilico, più comunemente noto come aspirina, è un farmaco dalle molteplici proprietà, impiegato ampiamente anche in medicina veterinaria. Sebbene sia un medicinale da banco per l'uomo, il suo utilizzo negli animali richiede grande cautela e la supervisione di un veterinario, data la sensibilità specifica di alcune specie e i potenziali effetti collaterali. Comprendere le sue applicazioni, il dosaggio corretto e le precauzioni è fondamentale per garantire il benessere dei nostri amici a quattro zampe.
Cos'è l'Acido Acetilsalicilico e Come Funziona negli Animali?
L'acido acetilsalicilico appartiene alla classe dei Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS). Il suo meccanismo d'azione principale consiste nell'inibizione dell'enzima cicloossigenasi (COX), responsabile della produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono molecole coinvolte nei processi di infiammazione, dolore e febbre. Bloccandone la sintesi, l'aspirina esplica le sue proprietà:
- Antinfiammatoria: Riduce l'infiammazione e il gonfiore associati a lesioni o patologie.
- Analgesica: Allevia il dolore di varia natura, dal dolore acuto a quello cronico.
- Antipiretica: Abbassa la febbre, ripristinando la temperatura corporea normale.
- Antiaggregante piastrinica: A dosi basse, inibisce l'aggregazione delle piastrine, rendendo il sangue più fluido. Questa proprietà è sfruttata in determinate condizioni cardiache.
Formulazioni
Per uso veterinario, l'acido acetilsalicilico può essere reperibile in diverse formulazioni, pensate per adattarsi alle varie specie animali e alle modalità di somministrazione:
- Compresse: Le più comuni, spesso disponibili in diversi dosaggi per facilitare l'adattamento al peso dell'animale. Possono essere gastroresistenti per ridurre l'irritazione gastrica.
- Polveri o Granulati: Formulazioni da mescolare all'acqua da bere o al mangime, particolarmente utili negli allevamenti per trattare gruppi di animali (es. suini, avicoli, bovini).
- Soluzioni iniettabili: Meno frequenti per l'aspirina pura, ma presenti in alcune preparazioni combinate o per situazioni in cui la somministrazione orale non è possibile.
È fondamentale utilizzare sempre formulazioni specificamente approvate per uso veterinario e mai quelle destinate all'uso umano, a meno di esplicita e unica indicazione del veterinario, che valuterà il dosaggio preciso.
Applicazioni in Veterinaria: Quando e Per Quali Specie?
L'uso dell'acido acetilsalicilico in veterinaria è vario e dipende dalla specie animale. È più comunemente impiegato in:
- Cani: Principalmente per il trattamento di dolore e infiammazione associati a condizioni muscolo-scheletriche come artrosi, artrite, displasia dell'anca, lesioni da trauma o post-operatorie. A dosi molto basse e sotto stretto controllo veterinario, può essere usato per la sua azione antiaggregante in alcune patologie cardiache o trombotiche.
- Bovini, Suini, Equini: Utilizzato per le sue proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche in caso di zoppie, sindromi influenzali, mastiti, o per il recupero post-parto.
- Avicoli: In allevamento, a volte impiegato per abbassare la febbre o come antinfiammatorio in caso di stress da calore o malattie respiratorie.
Importante: L'acido acetilsalicilico è assolutamente controindicato nei gatti (e in specie come furetti, conigli e uccelli esotici) a meno di specifiche e rarissime indicazioni veterinarie con dosaggi estremamente controllati. I gatti metabolizzano l'aspirina molto lentamente a causa della carenza di un enzima specifico, portando a un accumulo tossico nel fegato che può essere fatale.
Dosaggio e Somministrazione
Il dosaggio dell'acido acetilsalicilico in veterinaria è estremamente variabile e deve essere sempre stabilito dal medico veterinario. Non bisogna mai somministrare l'aspirina umana al proprio animale senza consulto, poiché le dosi sono diverse e i rischi di tossicità elevati. Il veterinario terrà conto della specie, del peso, della condizione clinica e della presenza di altre patologie. La somministrazione avviene solitamente per via orale, preferibilmente a stomaco pieno per ridurre l'irritazione gastrica.
Precauzioni, Effetti Collaterali e Controindicazioni
L'utilizzo dell'acido acetilsalicilico negli animali comporta diversi rischi, che ne limitano l'uso e rendono indispensabile la supervisione veterinaria:
- Effetti gastrointestinali: Sono i più comuni e gravi. Possono includere vomito, diarrea, ulcere gastriche o intestinali (fino a emorragie e perforazioni). La somministrazione a stomaco pieno aiuta a mitigare questo rischio.
- Tossicità renale: L'uso prolungato o a dosi elevate può compromettere la funzione renale, soprattutto in animali anziani o con patologie preesistenti.
- Tossicità epatica: Rara ma possibile, specialmente nei gatti per il motivo sopra citato.
- Disturbi della coagulazione: L'azione antiaggregante può aumentare il rischio di sanguinamento.
- Interazioni farmacologiche: L'aspirina può interagire con altri farmaci (es. altri FANS, corticosteroidi, anticoagulanti), aumentandone la tossicità o alterandone l'efficacia.
Controindicazioni assolute:
- Gatti (salvo rarissime eccezioni e sotto strettissimo controllo).
- Animali con ulcere gastriche o intestinali.
- Animali con disturbi della coagulazione.
- Insufficienza renale o epatica grave.
- Gravidanza (può prolungare il travaglio o causare difetti congeniti).
- Assunzione concomitante di altri FANS o corticosteroidi.
Acido Acetilsalicilico per uso veterinario: nomi commerciali
Ganadol è un farmaco soggetto a prescrizione del veterinario. E' acquistabile in farmacia e parafarmacia. Non è acquistabile online
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