Biokill piretro naturale insetticida-acaricida 375ml
€ 22,30
calendar_month 29/06/2025 - di Boscia Club - Pubblicato in Notizie sul blog , Farmaci
 
                                La Popillia japonica, o coleottero giapponese, è un insetto originario del Giappone, ma che si è diffuso in molte altre parti del mondo, inclusi Stati Uniti, Canada e, più recentemente, in alcune aree d'Europa, tra cui l'Italia. Nel nostro Paese, in particolare, la sua presenza è stata rilevata e monitorata con attenzione in regioni come la Lombardia (compresa l'area di Milano) e il Piemonte (in particolare la provincia di Novara). Questo coleottero, dal corpo lucido di colore verde metallico e le elitre bronzee, è diventato un serio problema per agricoltori, giardinieri e paesaggisti a causa della sua voracità e capacità di causare danni estesi a una vasta gamma di piante.
L'adulto di Popillia japonica è facilmente riconoscibile: misura circa 8-11 millimetri di lunghezza, ha una testa e un torace verde brillante metallico e ali (elitre) di colore bronzo o rame. Sull'addome sono presenti cinque ciuffi di peli bianchi distintivi su ciascun lato, più due ciuffi più grandi all'estremità posteriore. Le larve, invece, sono biancastre, a forma di "C", e vivono nel terreno.
Il ciclo vitale della Popillia japonica dura circa un anno. Gli adulti emergono dal terreno in tarda primavera o inizio estate, di solito tra maggio e luglio, e si nutrono voracemente per circa 30-45 giorni. Durante questo periodo, le femmine depongono le uova nel terreno, a pochi centimetri di profondità, preferendo prati e aree con terreno umido e vegetazione. Da queste uova schiudono le larve (chiamate anche vermi bianchi o "grubs"), che si nutrono delle radici di erba e altre piante durante l'autunno e la primavera. Le larve trascorrono l'inverno in profondità nel terreno, per poi risalire in primavera, nutrirsi nuovamente, e infine impuparsi prima di emergere come adulti.
I danni causati dalla Popillia japonica sono duplici: sia gli adulti che le larve sono nocivi. Gli adulti sono polifagi e si nutrono delle foglie, dei fiori e dei frutti di oltre 300 specie di piante. Tra le loro vittime preferite si annoverano piante ornamentali (rose, tigli, aceri, platani), alberi da frutto (meli, ciliegi, peschi, viti), piante da orto (mais, fagioli, asparagi) e persino grandi coltivazioni come la soia.
I danni fogliari sono caratteristici: gli adulti scheletrizzano le foglie, lasciando solo le nervature, un fenomeno che riduce la capacità fotosintetica della pianta, compromettendone la salute e la crescita. Sui fiori, possono distruggere i petali, mentre sui frutti causano lesioni che li rendono invendibili.
Le larve, d'altra parte, si nutrono delle radici dell'erba e di altre piante nel terreno. Infestazioni gravi possono portare a vaste aree di prato ingiallite e morte, facilmente sollevabili come un tappeto, poiché le radici sono state completamente mangiate.
La domanda se la Popillia japonica è pericolosa per l'uomo è comune. È importante chiarire che il coleottero giapponese non è pericoloso per l'uomo. Non morde e non punge, né è noto per trasmettere malattie a esseri umani o animali domestici. Non c'è alcun rischio di Popillia japonica morso. La sua minaccia è esclusivamente legata ai danni che arreca alle piante e alle colture agricole. Sebbene possano essere fastidiosi quando presenti in gran numero, non rappresentano un pericolo diretto per la nostra salute.
Eliminare la Popillia japonica richiede un approccio integrato, combinando diverse strategie:
Metodi Fisici/Meccanici:
Raccolta manuale: Per infestazioni limitate, specialmente su piante ornamentali, la raccolta manuale degli adulti al mattino presto (quando sono meno attivi) e la loro immersione in acqua saponata è efficace.
Trappole a feromoni: Esistono trappole specifiche che utilizzano feromoni sessuali e attrattivi floreali. Tuttavia, queste trappole sono controverse: se da un lato catturano un gran numero di coleotteri, dall'altro possono attirarne altri da aree circostanti, aumentando l'infestazione locale anziché ridurla. Vanno usate con cautela e posizionate lontano dalle piante da proteggere.
Copertura delle piante: Per le piante più vulnerabili, è possibile utilizzare reti a maglia fine per proteggerle durante il periodo di attività degli adulti.
Controllo Biologico:
Insetticidi:
L'uso di insetticidi dovrebbe essere l'ultima risorsa e va fatto con estrema attenzione, considerando l'impatto sull'ambiente e sugli organismi non bersaglio (es. api).
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È fondamentale monitorare la presenza di Popillia japonica nella propria area e agire tempestivamente. La combinazione di metodi preventivi, biologici e, solo se strettamente necessario, chimici, è la strategia più efficace per contenere la diffusione e i danni di questo coleottero invasivo.
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