Infarto: nuove cure con vecchi (e poco costosi) farmaci

Costano poco, sono usati da anni e presto potrebbero trasformarsi in salvavita. Una ricerca dà nuova vita a due farmaci ampiamente diffusi e fa aumentare le speranze dei cardiopatici. Lo studio, portato avanti dall'Istituto di ricerca cardiaca dell'università di Sydney e pubblicato sul Journal of the american heart association, ha evidenziato che la colchicina, un antinfiammatorio usato di solito per curare l'artrite da gotta, si è mostrato efficace nei pazienti affetti da patologie cardiache con alto rischio di infarto.

Analoghi risultati sono stati raggiunti con lo spironolattone, farmaco a buon mercato e da mezzo secolo impiegato per combattere la ritenzione dei fluidi: in questo caso il medicinale ha dato ottimi risultati nei casi di pressione alta persistente. La sperimentazione, che a differenza delle cure tradizionali non punta ad abbassare la pressione sanguigna o a ridurre il colesterolo ma ha un'azione anti-infiammatoria, è stata condotta su quaranta pazienti con sindrome coronaria acuta.

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