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Pericolo funghi velenosi: ecco cosa fare


orna la stagione dei funghi e tornano, puntuali, le intossicazioni alimentari. Solo nell'ultimo fine settimana sono state sei le persone in provincia di Siena che sono dovute ricorrere alle cure mediche. Tutti sono stati ricoverati ma nessuno ha riportato gravi conseguenze. Si tratta dell'ultimo di una serie di episodi che ogni anno si ripetono a causa dell'imperizia o dell'imprudenza dei cercatori: a livello europeo la cifra ufficiale di intossicazioni da funghi velenosi è di circa 10 mila persone all'anno anche se si sospetta che il numero sia molto più alto. I morti ogni anno invece sono dai 200 ai 300.

Ma come si fa a riconoscere un fungo velenoso? Gli esperti ricordano che non esiste nessun metodo pratico per stabilire la commestibilità o meno di un fungo. E' necessario conoscere bene tutti gli aspetti morfologici delle specie raccolte e in caso di minimo dubbio occorre portare i funghi ai centri di controllo mitologico delle Usl e farli visionare da un micologo.

Una volta ricevuta la sicurezza sulla commestibilità dei funghi, è bene mangiare solo quelli in buono stato di conservazione, evitando quelli vecchi, larvati o altrimenti deteriorati, in quantità limitata e ben cotti, evitando di somministrarli a bambini piccoli e persone anziane o comunque debilitate. Inoltre è consigliabile evitare il consumo dei funghi crudi. Infine un'ulteriore precisazione a favore degli “esperti fai da te": non è vero che tutti i funghi velenosi hanno un sapore sgradevole. In genere è così ma proprio quelli più pericolosi sono anche molto gustosi. Mai fidarsi del palato.

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