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A scuola arriva l'invasione dei pidocchi


Se il tumoStanno arrivando, puntuali come sempre. Pronti a saltare in testa ai bambini. Dalla metà di ottobre fino al termine dell'anno scolastico, un milione e mezzo di alunni saranno colpiti dai pidocchi. Lo fa sapere Italo Farnetani, pediatra milanese, all’agenzia Adnkronos. Il medico consiglia ai genitori di abituarsi al “controllo del sabato”: mamme e papà dovrebbero verificare una volta alla settimana la testa dei bambini. E comunicare tra loro il problema, se sta capitando ai loro figli, magari grazie ai gruppi WhatsApp e chat nati tra le famiglie con figli in età scolare.

I capelli dei bambini poi andrebbero lavati un paio di volte alla settimana, controllando anche la presenza eventuale di lendini (le uova). Così l’infestazione si intercetterebbe agli inizi. Se poi si dovesse riscontrare la presenza degli ospiti indesiderati, niente rasatura a zero, come succedeva una volta: se viene applicato il trattamento consigliato dal pediatra, tagliare i capelli non serve. E non serve neanche affidarsi alle leggende popolari, secondo le quali prendono i pidocchi i bambini delle classi sociali più basse, che non seguono i criteri di igiene. A quanto pare, i pidocchi non sono classisti e non fanno distinzione di sesso, religione o razza.

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