Acido chenodesossisolico: acido biliare contro calcoli

calendar_month 13/11/2025 - di - Pubblicato in  Farmaci

Acido chenodesossisolico: acido biliare contro calcoli

L'Acido Chenodesossicolico (CDCA) è uno dei quattro principali acidi biliari primari, naturalmente prodotto dal fegato a partire dal colesterolo. Svolge un ruolo cruciale nella digestione e nell'assorbimento dei grassi nell'intestino tenue.

In ambito farmacologico, il CDCA è utilizzato come principio attivo, sia per il trattamento di una patologia comune (calcolosi biliare) sia per patologie metaboliche rare, agendo direttamente sul metabolismo del colesterolo e degli acidi biliari.

Acido chenodesossisolico indicazione primaria: La Calcolosi Biliare

L'uso più noto e storico dell'Acido Chenodesossicolico è nel trattamento della calcolosi della colecisti (cistifellea), in particolare dei calcoli biliari di colesterolo. I calcoli si formano quando la bile, prodotta dal fegato, diventa supersatura di colesterolo.

Il CDCA, somministrato per via orale, agisce con un meccanismo d'azione specifico:

  • Riduce la Saturazione di Colesterolo: L'acido chenodesossicolico esogeno (somministrato come farmaco) diminuisce la produzione di colesterolo da parte del fegato e ne riduce la secrezione nella bile.
  • Aumenta la Solubilità: Aumenta la capacità della bile di solubilizzare il colesterolo.

Questi effetti combinati permettono, nel tempo, di sciogliere parzialmente o totalmente i calcoli di colesterolo di piccole e medie dimensioni in modo non invasivo, offrendo un'alternativa alla colecistectomia (rimozione chirurgica della cistifellea). La terapia è efficace solo se la cistifellea è ancora funzionante e i calcoli non sono calcificati.

Indicazione Specialistica: Malattie Metaboliche Rare

In tempi più recenti, il CDCA ha acquisito rilevanza come terapia sostitutiva per il trattamento di errori congeniti della sintesi degli acidi biliari primari, causati da deficit enzimatici (come il deficit di sterolo 27-idrossilasi, che porta alla Xantomatosi Cerebrotendinea o CTX).

In questi pazienti, l'assenza o la carenza di CDCA endogeno provoca l'accumulo di metaboliti tossici e anomali nel fegato e in altri tessuti. La somministrazione di CDCA esogeno ripristina il corretto meccanismo di feedback, riducendo la produzione di queste sostanze anomale e alleviando i sintomi della malattia, come i disturbi neurologici e l'insufficienza epatica.

Modalità di Assunzione e Avvertenze

L'Acido Chenodesossicolico viene somministrato per via orale, sotto forma di compresse o capsule rigide. Il trattamento per la dissoluzione dei calcoli biliari può durare molti mesi o anni e richiede un monitoraggio medico costante, inclusi esami ecografici periodici per valutarne l'efficacia.

L'effetto collaterale più comune del CDCA è la diarrea, spesso persistente e dose-dipendente, talvolta accompagnata da crampi e dolori addominali. In rari casi, possono verificarsi elevazioni temporanee degli enzimi epatici. Il farmaco è controindicato in caso di infiammazioni acute della cistifellea, ostruzione delle vie biliari o in pazienti con malattie epatiche croniche.

Il trattamento con Acido Chenodesossicolico è una terapia specialistica che richiede sempre la prescrizione e il monitoraggio da parte del medico.

 
Loading...