Albendazolo: un antielmintico ad ampio spettro

calendar_month 02/12/2025 - di - Pubblicato in  Farmaci

Albendazolo: un antielmintico ad ampio spettro

L'Albendazolo è un farmaco essenziale, ampiamente riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), appartenente alla classe dei derivati benzimidazolici. È uno dei farmaci più utilizzati a livello globale per il trattamento e il controllo delle infezioni parassitarie causate da vermi (elminti). La sua efficacia contro una vasta gamma di parassiti lo rende un pilastro della medicina tropicale e dei programmi di salute pubblica.

Albendazolo: Meccanismo d'Azione

Il principio attivo Albendazolo è in realtà un profarmaco, il che significa che deve essere metabolizzato dal fegato per diventare attivo. Il suo metabolita principale, l'Albendazolo Solfossido, è responsabile dell'azione terapeutica.

L'Albendazolo agisce interferendo con il sistema strutturale e metabolico dei parassiti in modo irreversibile. Il meccanismo d'azione principale è il seguente:

  • Inibizione della Polimerizzazione della Tubulina: L'Albendazolo si lega selettivamente alla beta-tubulina dei parassiti. La tubulina è una proteina fondamentale per la formazione dei microtubuli, componenti essenziali del citoscheletro cellulare.
  • Disorganizzazione Cellulare: Legandosi alla tubulina, l'Albendazolo impedisce la corretta polimerizzazione e la formazione dei microtubuli nei vermi. Questo porta alla disorganizzazione strutturale delle loro cellule intestinali e alla perdita della motilità.
  • Compromissione Energetica: La disfunzione dei microtubuli ostacola l'assorbimento di glucosio e di altri nutrienti essenziali da parte del parassita. Senza glucosio, le riserve energetiche (glicogeno) del parassita si esauriscono rapidamente.

La combinazione di disorganizzazione cellulare e blocco metabolico porta alla paralisi, all'immobilizzazione e, infine, alla morte del parassita, che viene poi eliminato attraverso il tratto gastrointestinale o in altre vie a seconda del tipo di infezione.

A Cosa Serve: Indicazioni Terapeutiche

L'Albendazolo è noto per il suo ampio spettro d'azione contro numerosi elminti. È impiegato per il trattamento di diverse parassitosi, tra cui:

Infezioni Intestinali (Nematodi): È altamente efficace contro l'ascaridiasi (Ascaris lumbricoides), l'anchilostomiasi (vermi uncinati), l'ossiuriasi (Enterobius vermicularis), la tricocefalosi (Trichuris trichiura) e la strongiloidiasi.

Malattie Sistemiche (Cestodi e Trematodi): Viene utilizzato nel trattamento di infezioni più complesse e sistemiche che coinvolgono organi e tessuti, come:

  • Neurocisticercosi: Infezione cerebrale causata dalle larve del Taenia solium.
  • Malattia da Echinococco (Idatidosi): Infezione da echinococco che forma cisti in fegato, polmoni o altri organi.
  • Filariasi: Malattie causate da filarie.

La posologia, la durata del trattamento e la necessità di terapie associate variano significativamente in base al tipo di parassita e alla localizzazione dell'infezione.

Sicurezza e Somministrazione

L'Albendazolo è generalmente ben tollerato. Gli effetti collaterali più comuni sono di lieve entità e transitori, come lievi disturbi gastrointestinali, mal di testa o vertigini. In trattamenti prolungati per infezioni sistemiche, può essere necessario monitorare la funzionalità epatica e i parametri ematici, sebbene gli effetti collaterali gravi siano rari. La sua efficacia, combinata al profilo di sicurezza, lo rende un farmaco fondamentale per la salute pubblica globale.

 
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