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Il coito interrotto danneggia la prostata


Forse gli eiaculatori precoci non sono così tanto precoci e godono di una salute sessuale migliore di molti altri uomini. La loro prostata, infatti, potrebbe essere più sana della media. A spiegarlo è stato Vincenzo Mirone, segretario generale della Società italiana di urologia, durante l’ultimo congresso nazionale a Riccione. Commentando i dati di uno studio pubblicato sulla rivista internazionale European Urology, il medico ha chiarito una volta per tutte che “la durata media, naturale e fisiologica di un rapporto sessuale è di poco inferiore ai sette minuti, preliminari esclusi". Un brutto colpo alla virilità e al ‘gallismo' italico ma è proprio così: i sette minuti si contano dalla penetrazione all'eiaculazione. Quattrocentoventi secondi, non di più. Più o meno la lunghezza di Hey Jude dei Beatles: all'ultimo “Nah nah nah nah nah nah, nah nah nah" è quasi fatta. A quel punto è meglio rilassarsi e niente... Get back.

Andare contro natura secondo l'esperto non serve a niente. Anzi, fa solo danni: ritardare il piacere e provare a ‘resistere' con tecniche come il coito interrotto alla lunga può provocare “una iper-distensione della prostata e scatenare infiammazioni".

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