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Tac dopo 600 giorni: arrivano gli ispettori


Ha un tumore e per questo lo scorso 22 febbraio ha chiesto una Tac addominale urgente. Le fissato un appuntamento per il 20 ottobre 2017. Dopo più di un anno e mezzo, seicento giorni dopo. Sul caso di questa paziente salentina a cui è stata data questa incredibile risposta dall'Asl di Lecce è scoppiata la bufera.

E' intervenuto direttamente il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha mandato gli ispettori a verificare che cosa succede nella struttura sotto accusa: “Quando a chiedere l'esecuzione di una prestazione diagnostica è una persona affetta da malattia oncologica - spiega il ministro - tale richiesta assume caratteristiche di urgenza e i tempi di attesa devono essere ragionevoli, dunque brevissimi".

Dopo il can can mediatico, magicamente qualcosa si è mosso: come ha riferito il presidente della Puglia Michele Emiliano, “la paziente è tornata in ospedale il 4 marzo e ha discusso il suo caso particolare con il direttore dell’unità operativa di Radiologia che ha preso in carico la paziente facendole eseguire una risonanza magnetica il giorno 8 marzo". Troppo tardi, ormai il danno d'immagine (e non solo) era stato fatto. La circostanza, insiste il ministero, “non rende meno urgente un'istruttoria rigorosa che faccia piena luce sul caso".

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