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L'annuncio è stato dato direttamente dal ministro della Salute sul proprio profilo Facebook: “La cura dell’endometriosi sarà nei Lea”. Questo significa un passo storico per la sanità pubblica italiana: gli oltre tre milioni di donne italiane che combattono ogni giorno con l’endometriosi avranno presto diritto all’esenzione per la cura di questa patologia invalidante grazie all’inserimento della malattia nelle tabelle dei Livelli essenziali di assistenza (i Lea, appunto). “Proprio per dare una risposta concreta ai bisogni assistenziali connessi a questa malattia – prosegue la Lorenzin – ho voluto che fosse inserita nei nuovi Lea e le ho dedicato una specifica attenzione anche nel Piano nazionale per la fertilità”.
Si parla di endometriosi quando l’endometrio, il tessuto normalmente presente all’interno dell’utero si trova in altre sedi (ovaie, tube, peritoneo, vescica, uretre, intestino, vagina), formando “noduli”, “tumori”, “lesioni”, “impianti” che possono causare dolore, sanguinamenti interni, infiammazioni croniche ed altri sintomi associati. La malattia, che tecnicamente insorge dai primi cicli mestruali, è una delle più diffuse cause di infertilità (il 30% delle donne che soffre di questa malattia non riesce a concepire) e ha pesanti risvolti sulla vita familiare, sociale e lavorativa. Le cause possono essere legate ad alcuni fattori ambientali ed inquinanti e possono essere di origine genetica. Il costo sociale e sanitario è elevato, 4 miliardi l’anno e le pazienti possono spendere fino a 500 euro al mese per curarsi.