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Pronto soccorso: addio codici accesso


e questa riforma dovesse andare in porto, così come sembra, si assisterebbe ad una vera e propria rivoluzione per la sanità. Al pronto soccorso cambierebbe tutto: per velocizzare le interminabili attese e migliorare la qualità della cura il ministero della Salute intende infatti modificare radicalmente il sistema di accesso basato sui quattro colori del triage – rosso, giallo, verde e bianco – e intende adottarne un altro, di tipo numerico. La gravità dell’emergenza sarà valutata su una scala decrescente da 1 a 5. Il documento che aggiorna le linee guida, come anticipato dal Sole 24 Ore, entrerà in vigore non appena avrà il via libera dalla conferenza Stato Regioni.

Nelle intenzioni del governo fondamentale sarà il ruolo degli infermieri formati appositamente per il triage i quali avranno maggiore discrezionalità: potranno somministrare farmaci, fare prelievi e iniziare una serie di trattamenti. Funzionerà così: chi si presenterà al pronto soccorso, nel giro di 5 minuti riceverà un numero da 1 a 5: 1 per la massima emergenza (casi di interruzione o compromissione di una o più funzioni vitali), 2 per l’urgenza (crischio di compromissione delle funzioni vitali ma la condizione del paziente è stabile), 3 per l’urgenza ‘differibile’ (le condizioni sono stabili ma servono prestazioni complesse), 4 per l’urgenza ‘minore’ (si richiedonoprestazioni diagnostico-terapeutiche semplici mono-specialistiche) e 5 per le non urgenze. Chi sarà valutato come urgente non dovrà attendere più di 15 minuti, mentre i casi meno urgenti, quelli minori e le non urgenze saranno trattati rispettivamente in 60, 120 e 240 minuti. Gli infermieri poi avranno discrezionalità nel rivalutare il codice dei pazienti durante l’attesa.

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